venerdì 31 gennaio 2014

Il toro della palestra

Ogni volta che devo allenare il mio poderoso fisico (?) incontro Lui, il “TORO della palestra”, sicuramente parente stretto del vitellone.
Arriva nell’orario migliore, verso le 18.30, quando la palestra è gremita e le ruote di pavone sono ben accette.
Il toro non viene a piedi o con “la macchina”, lui ha la Porsche cayenne grigia metallizzata che parcheggia sempre davanti all’entrata (penso abbia un posto riservato, io con la mia 106 non trovo un buco nemmeno se arrivo alle 14.00).

Entra con un bel sorrisetto da “io sono il re, voi i miei sudditi” e saluta festoso qualsiasi essere vivente, compresi i pesci rossi nell’acquario.
Prima di entrare nello spogliatoio si fa vedere in sala pesi, una pacca sulle spalle al suo amicone istruttore e un buffetto a qualche bambino di ginnastica artistica, per intenerire le belle mamme che li aspettano e broccolare un pò..
Al termine della parata iniziale, con il suo abito firmato e fazzoletto al collo da nobiluomo, decide di andare a cambiarsi.
Dentro lo spogliatoio, al riparo da occhi e orecchie che contano, i modi di fare e il linguaggio forbito del suddetto calano mostruosamente di livello, ma tanto siamo in zona franca.

Dopo circa 20 minuti eccolo lì, rigorosamente in infradito, che si piazza in mezzo alla palestra per appoggiare i suoi due telefonini ed avviarsi alla cyclette con la rivista patinata in mano.
Quando apre bocca il tono di voce è alto, squillante, ma raggiunge volumi clamorosi quando risponde al cellulare (che squilla quelle 2-3 volte ad allenamento) e discute di qualsiasi cosa a squarciagola.

Il toro da palestra, se interpellato, risponde volentieri soltanto ad organismi di sesso femminile, possibilmente in abiti aderenti, intimo a vista e forme ben strizzate.

Ma com’è il fisico di codesto individuo? Le ore trascorse in sala pesi hanno modellato la sua muscolatura striata? (per quella liscia girano contrastanti voci di spogliatoio)
Diciamo la verità, il toro fisicamente ha il suo perché: spalle robuste, bei bicipiti, dorsali potenti, soltanto gli addominali risultano un pò appannati (qualche aperitivo e birretta di troppo di fanno sentire).


Ma il suo essere superiore si manifesta nel saluto finale quando, docciato, vestito e profumato, ritorna in sala per la benedizione furbi et orbi e sorridente si allontana verso il tramonto, cavalcando la sua Porsche cayenne..






2 commenti:

  1. Bella e dettagliata descrizione del personaggio, mi pare proprio di vederlo mentre fa la sua "esibizione". :-)

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    1. Ha ha .. grazie, in effetti è uno "spettacolo". :-

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