sabato 6 dicembre 2014

Buon Natale reloaded



Attenzione : questo post è talmente acido che nemmeno 10 pastiglie di Magnesia smisurata aromatic vi impediranno il bruciore di stomaco dopo la lettura.. siete avvertiti.

Il 25 Dicembre è un giorno di grandi preparativi perché dobbiamo essere tutti più bravi, più buoni e pure più belli. Ci si sveglia presto la mattina per farsi il bagno, profumarsi e imbellettarsi come non mai e tirare fuori dall’ armadio il vestito della festa.
Tranquilli, dal 27 si ricomincia da capo, con i litigi condominiali, il clacson in mezzo al traffico e le frecciatine al lavoro.

Nel giorno di Natale il pacchetto fedeltà comprende:

1)  Presenza in Chiesa
2)  Magnata con parenti
3)  Scarto dei regali

1) Tutte le Chiese il 25 di Dicembre (insieme al 24 sera e a Pasqua) hanno il loro momento di gloria, un vero sold out, tutto pieno e posti in piedi.
Centinaia di nuovi fedeli occupano ogni pertugio dei sacri templi e seguono le celebrazioni cantando, sorridendo e stringendo mani, sotto gli occhi incuriositi degli altri fedeli, presenti ogni domenica ed abituati a comportamenti più discreti.

L’occasione è ghiotta per una bella sfilata in vetrina e così, oltre a giacche, cravatte e tailleur, ecco cappotti, sciarpe bianche e pellicce varie diventare protagoniste.
La differenza poi, tra Messa di mezzanotte del 24 e Celebrazione di Natale sta nelle svampate di pesce che arrivano da ogni dove: dai vestiti, dalle persone, dagli aliti scatenati durante i canti a squarciagola.
Un altro elemento che indica la differenza tra le due Celebrazioni è lo stato della maggior parte dei partecipanti: a Natale sono più svegli e pimpanti, il 24 sera hanno l’occhio semi-chiuso, la panza già piena e qualcuno di loro approfitta pure per una pennechetta con russatella a scoppio.


2) Alla fine della Messa del 25 arriva la magnata con i parenti : a casa o al ristorante ci si prepara comunque ad un evento epico, quasi sismico.
Personalmente a questo momento della giornata preferirei un inseguimento di 10 ore da parte del Mastino dei Baskerville, nella nebbiosa e notturna brughiera inglese.

La magnata con i parenti rientra spesso nella cosiddetta “sagra de lo finto” , dove sono di ordinanza i sorrisi, le pacche sulle spalle, i baci, gli abbracci e tanta gioia e felicità che devono sprizzare da tutti i pori..
Al convivio sono presenti i classici parenti che vedi una volta l’anno (ed un motivo ci sarà) : la zia di secondo grado, la cugina con il marito e i nipotini, la sorella della madre del pronipote della nuora e pure qualche estraneo, che passava sotto casa e si è imbucato.
La conversazione durante la magnata è da suicidio, le classiche chiacchiere sul tempo, sul lavoro, sulle fidanzatine, tutto mieloso e zuccheroso, da far venire il diabete mellito di 3° grado in un battibaleno.
In compenso vicino a te c’è sempre il bimbino con il seggiolone che ti tira i tortellini e inzuppa le manine nel brodo del tuo piatto.
Dopo 27 antipasti e appunto gli immancabili tortellini con brodino di gallinella ti senti già pieno come un otre, sarà poi il Bellini iniziale con le tartine che ti dà quella clamorosa sensazione di sazietà, succede comunque che già a questo punto la tua pancia invoca pietà e la cintura dei pantaloni comincia a contenere pressioni inusitate.
L’allegro pasto continua con i secondi, 15 contorni misti, olive e creme fritte, l’insalata russa, il nonno pure, la frutta, l’ananas il panettone, il torrone siciliano, il pandoro che piace tanto ai piccolini e la zuppa inglese.
Il tutto innaffiato da vini bianchi, rossi e spumantelli vari.

Tempo stimato : 3 ore de magnata.

Intanto la cintura dei tuoi pantaloni è arrivata a “livello vulcano”, in attesa di eruzione dopo due milioni di anni di inattività e sei sudato come una capra, nonostante tu abbia tolto ormai da tempo la giacca, appoggiandola dietro la sedia.
I bambini, come da manuale, scorrazzano da tutte le parti, strappano le palline di Natale all’abete, rovesciano in terra qualsiasi cosa ed insistono per aprire i regali, nonostante i rimproveri dei genitori.

Il sacro pasto scorre lento, fra battute, sorrisi, barzellette e frasi fatte e si arriva al brindisi finale, quando i conviviali, alcuni dei quali già mbriachelli, alzano i calici per il “cin-cin” declamando a turno i buoni auspici per l’anno nuovo.
In questo momento il tuo desiderio è quello di aria fresca, cielo azzurro sopra la testa e silenzio eremitico e con questi segreti propositi incocci il bicchiere con l’ignoto parente alla tua destra, rovesciando lo spumante sui pantaloni.

Con il caffè, l’ammazzacaffè, il limoncello, la grappa e il Fernet Branca per chi ha esagerato la battaglia sembrerebbe avviarsi alla conclusione quando senti una vocina che invoca immediatamente lo scarto dei regali.
Ti stavi appunto alzando dalla sedia, che ormai ha preso la forma del tuo sedere, per sgranchirti e fare almeno due passetti, quando capisci di essere in trappola e mestamente rimani al tuo posto.


3) Una delle cose che amo di più è scambiare con le persone care qualche pensierino, grande o piccolo o insignificante che sia, guardare i loro visi sorpresi e sorridenti e scambiarci in questo modo tutto il nostro affetto, da persone appunto che si vogliono bene.

Questo nei miei sogni.. in realtà ogni 25 Dicembre mi ritrovo, malcapitato, in mezzo a barbari, minorenni iper-attivi e sconosciuti vari che stringono, abbracciano e sputacchiano come se d’un tratto tu fossi il loro più caro amico.
E allora si sprecano i regali tristi : le confezioni da bagno, con la saponetta, la crema mani e il bagnoschiuma Erbolario, la camicia, il libro, il profumo, le magliette e le cravatte, orrende quanto basta..

« Grazie è bellissimo!! »  si recita ogni volta.
« Davvero ti piace? »
« Si, si, proprio quello che volevo »  e già pensi a dove buttarlo quando tornerai a casa o a chi riciclarlo.

Il tavolino del soggiorno è ormai pieno di carte, fiocchetti, scatole e sacchetti, tutti ringraziano e sorridono e qualcuno comincia a sentire il peso dell’evento, anche a causa delle panze piene e del vinello trincato.
La giornata si è protratta ormai fino a metà pomeriggio, il volume di commenti, risatine, scherzi e sollazzi è diminuito, gli astanti sembrano pronti al ritiro, i guerrieri rinfoderano le loro spade e tu ti senti sollevato, quasi rasserenato.
Pochi istanti dopo arriva la simpatica vocina : « Adesso è l’ora dei giochi, preferite TOMBOLA o MERCANTE in FIERA ? ».






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