giovedì 24 dicembre 2015

Visite natalizie..

Durante le cosiddette “feste natalizie” uno strano rituale, considerato gradito, viene puntualmente messo in scena da loschi figuri, il cui reale intento è quello di scombussolare il più possibile la flebile tranquillità familiare.
Si auto-proclamano amici e parenti, in realtà sono conoscenti e lontani consanguinei che incontri una volta l’anno.. ed un motivo ci sarà.
A malapena ricordi i loro nomi e perché hai a che fare con loro, ma durante le feste non mancano mai, te li ritrovi sempre lì, non possono proprio rinunciare alle VISITE di NATALE.

«Ciao Marco, come va? Dai che ti vengo a trovare»
“Dai” che ?? Vieni vieni, tanto o non ti apro o non mi ci trovi.

«Passo per Natale, ti porto un pensiero e vengo con la mia bimba»
Non mi ricordo nemmeno come ti chiami, hai una figlia? Mai saputo.

«Durante le feste facciamo una cena, tanto siamo solo noi, giochiamo a carte»
Ma siamo solo noi chi ?? Ci incrociamo una volta l’anno in Corso Cavour, tua moglie non l’ho mai vista, ero rimasto ad un figlio, ne hai sfornati altri tre e manco me lo hai detto.
Giochiamo a carteee ????? Vado a collegare il campanello con la 380v.

C’è poi il lontano parente che ti comunica la visita pre-natalizia insieme alla zia di secondo grado, a Vittorino che fuma come un turco e alla cugina Tiziana, che tu ricordi con lo stesso piacere della visita militare a Perugia a 18 anni.
Per non fare brutta figura ti tocca uscire all’ultimo momento, per comprare qualche panettone, pandoro o il mitico cesto natalizio con dentro lenticchie, fagioli, cioccolatini, paste e spumantello.

Ovviamente è una sciagura.

Gli acquisti dell’ultimo minuto sotto le feste, per di più forzati e non voluti, non si augurano.

Non appena esci vedi file di automobili ferme in qualunque via, un trionfo di clacson, frenate, parcheggi, sgommate.. e ti chiedi se sta arrivando la fine del mondo e tu magari non hai ancora acceso la TV e non ne sai nulla.
E’ semplicemente la frenesia natalizia, tutti corrono in qualsiasi posto per fare qualsiasi cosa: alle poste, nei negozi, al bar, in pasticceria, al supermercato.. pure al cimitero c’è la ressa.

Arrivi al parcheggio del supermercato e capisci subito che non troverai posto nemmeno a pagarlo oro, ti fermi lungo la via, così scomodo e lontano che quasi quasi facevi prima ad andare a piedi.
Entri e vedi TUTTA la città che sta comprando qualcosa : carrelli che straripano, gente che corre scapigliata dal banco pesce a quello gastronomia, risse per accaparrarsi i numerini della fila.
Ti avvicini per prenderne uno anche tu e ti accorgi sconsolato di avere 78 persone avanti.
Alla fine riesci a trovare soltanto due miseri panettoni a 1.99 euro ed un cesto natalizio con prodotti dalle scritte strane.. sulla cui provenienza hai qualche serio dubbio.
Non potendone più arrivi alle casse e pensi di far suonare l’allarme antincendio per velocizzare un po’, ma alla fine con una ventina di minuti di fila riesci ad uscire e a riveder le stelle.

Tornato a casa ti rendi conto di avere così tanta gente che arriverà di lì a poco che non sai se mettete subito a piagne o fuggire clamorosamente verso l’eremo di S.Leonardo.
Fra i ritardi, le mezzore spese nel “vuoto neuronale” e le solite domande sulla vita ed il lavoro cominceranno anche ad accavallarsi le visite e.. tu capirai cosa vuol dire cedere al lato oscuro della forza.

Quando il Sole è ormai tramontato da un pezzo ed è archiviata anche la cena istituzionale della vigilia con parenti, ti accorgi ed apprezzi una gran bella novità : IL SILENZIO.

Il cielo è sereno, la Luna piena troneggia nel firmamento, l’aria è limpida..

Un mezzo sorriso compare sul tuo viso, alla FINE mancano soltanto :

1)     le visite dell’ultimo minuto la mattina di Natale.
2)     le telefonate di auguri di altri ignoti che non possono venire di persona.
3)     il pranzo di Natale con parenti.
4)     lo scarto dei regali con bimbini strillanti che scorrazzano in ogni dove.
5)     le partite a tombola.
6)     le visite di ALTRI INFINITI conoscenti e/o parenti che mezzi mbriachi vengono a farti gli auguri nel tardo pomeriggio.
7)     la passeggiatina tutti insieme per digerire i kg di cibo selvaggiamente ingurgitati.
8)     la cena con i resti del pranzo, che sono tanti e non si possono mica buttare via.
9)     I SALUTI FINALI con baci, sorrisi e abbracci che più finti non si può.

Si, sono positivo ed ottimista, in effetti potrebbe andar peggio. J
BUON NATALE.




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