In passato, riflettendo
sulla partecipazione alla Messa di Natale, mi feci avanti con queste parole : “Trattasi di celebrazione religiosa alla
quale il 70% delle persone si reca soltanto perché fa parte del pacchetto
natalizio, insieme a regali, torroni e panettoni.”
Ebbene.. confermo ed estendo
queste considerazioni anche per la Messa di Pasqua.
Invece dei panettoni ci
metto le uova di cioccolato, le colombe, le magnate con i parenti, i bei
vestiti da sfoggiare e appunto la Messa di Pasqua.
In codeste date il “fedele addormentato” si sveglia per un
attimo e si ricorda di doversi mettere la cravatta nuova, oppure il nuovo tailleur
per fare tanta scena durante la sfilata in Chiesa e si presenta quindi ad
occupare ogni pertugio nei religiosi spazi solitamente semi-deserti.
Infatti nelle domeniche normali i posti a sedere abbondano,
quando invece vengono aperti i “recinti
del far finta” è la fine, non si riesce nemmeno ad entrare, tutto pieno e
posti in piedi.
Ma i miei veri idoli sono coloro
che, vestiti da cerimonia, come il gran galà richiede, proprio non ce la fanno
ad entrare, non se la sentono (??).
Stanno lì fuori a fumarsi
una sigaretta.. una chiacchierata al telefonino, mezzi seduti sulle scale a
prendere il sole, ma non entrano, aspettano il termine della Celebrazione per
riunirsi al parentame e puntare dritti alla magnata
di rito.
Complimentoni, continuate
così.. ci si vede il prossimo dicembre.
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