lunedì 2 dicembre 2013

TANTI AUGURI, BUON ANNO

Ebbene si, Natale si avvicina e questo andrebbe anche bene, visto che per me una delle cose più belle del mondo è fare regali alle persone care.
(il vero significato delle festività lo sorvolo alla grande, non va più di moda)

Però dopo Natale e mi viene il magone solo a pensarci, arriva il temutissimo ultimo dell’anno.. ma chi lo ha inventato?
Il 31 Dicembre e tutto il cucuzzaro che si porta dietro è per il sottoscritto un giorno da far trascorrere in fretta, come quando mandi giù lo sciroppo che sa di pesce, inghiotti e vai.
A Capodanno:
- ci si deve divertire per forza,
- bisogna andare per forza alle feste e tornare alle 5 di mattina,
- bisogna per forza fare un poco di scena e saper raccontare il tutto i giorni successivi, magari aggiungendo qualche particolare ad hoc..
Quando c’è una cosa da fare per forza, perché è tradizione e tutti si comportano così, mi viene l’orticaria e pure il mal di pancia.
Chissà perché ora penso al giorno di ferragosto, quando innocenti spiagge e beati prati montani vengono assaliti da gitanti fuori porta muniti di tavolino richiudibile con sedie incorporate..

Tornando al nostro discorso capodannesco, io mi rendo conto che la gente comincia a farsi prendere dalla frenesia quando da ogni dove ti arriva la fatidica domanda:
«CHE FAI A CAPODANNO?»
Risposta dell’italiano medio: «vado ad una festa con amici in una casa in campagna».
Nel 90% dei casi o la festa non esiste o la casa in campagna è ancora in costruzione o si arriva a mezzanotte in macchina perché non si riesce a trovare questa cavolo di casa in campagna..
Il mio sogno, prima o poi da realizzare è di stare a casa e andare a dormire a mezzanotte e uno.

Un altro rito tribale che si consuma durante questa folle notte è l’invio selvaggio dal proprio cellulare del MESSAGGINO di auguri, non importa se nemmeno ti ricordi a chi lo stai mandando, meglio ancora.
Ovviamente il testo è sempre lo stesso, uno standard per tutti, senza personalizzarlo in base al destinatario.


Ma i miei veri IDOLI siete VOI, che allo scoccare della mezzanotte componete il numero di telefono dell’amico/a con cui avete contatti una volta l’anno, del parente/nipote/cugino di cui non ricordate nemmeno le sembianze, ma nonostante questo, alla risposta, cinguettate felici: «TANTI AUGURI, BUON ANNO!! »





Nessun commento:

Posta un commento