Soltanto un evento può
essere più pericoloso della frenesia di un branco di squali affamati intorno ad
una preda sanguinante : la
frenesia dell’8 marzo.
Già una settimana prima i
fiorai aprono i battenti raggianti, esponendo a destra e manca cartelli inneggianti
a buffi fiori, tondi e gialli, simili a rametti di corallo, per fattezza,
dimensione e prezzo.
Queste povere piante di
mimosa, che durante il resto dell’anno vivono anonime e nella totale
indifferenza umana, a marzo vengono depredate del loro oro con tagli e potature
degne di “Edward mani di forbice”.
Ed ecco allora, in ogni
negozio di fiori che si rispetti, decine di mazzetti, composizioni, vasi e
cestini, alla mercè del “cliente maschio
predatore”.
L’essere umano medio però
non riesce ad apprezzare questo tempismo, acquistare un bel mazzo di rose e
mimose per la sua lei qualche giorno prima dell’8 marzo sarebbe troppo
semplice..
Il 6 e 7 marzo nei fiorai ci
sarebbe troppo varietà, l’ambiente sarebbe troppo tranquillo, senza fila e
ressa alle casse, tutte le mimose sarebbero fresche, belle da vedere e le
composizioni perfette, tutto troppo facile per approfittarne..
Si rimanda tutto all’8
mattina, magari usciti dalla celebrazione della Messa, quando branchi di bufali
si ricordano dell’evento in corso e
si riversano in massa verso qualsiasi insegna di colore vagamente giallo.
I micro mazzetti
(imbarazzanti) da 2 euro sono i primi a finire e lo stesso per tutto ciò che ha
un rapporto qualità-prezzo medio
basso.
Ben presto rimangono i
binomi rose-mimose, orchidee-mimose, piante grasse-mimose, con prezzi talmente
elevati da far pensare all’ignaro cliente ad una imminente estinzione della
povera pianta gialla..
L’essere umano medio a
questo punto tenta di raccogliere qualche pallina di mimosa caduta sul
pavimento, volendo comporre un mazzetto
dell’ultimo minuto ma, rendendosi conto del fallimento, si appresta al
bancone deciso di rimettersi alla clemenza
della corte.
Dopo una mezz’oretta di
attesa arriva il suo turno.
L’ impiegata nel negozio,
discretamente irritata, guarda il poverino come se fosse un microbo puzzolente
e, dopo la sua scontata richiesta, si avvia dietro al magazzino, per tornare
con 4-6 rami, tutte foglie e con qualche pallina gialla appesa, mezza
rinsecchita dai giorni trascorsi ad aspettare.
Avvolge il tutto con la
carta trasparente, aggiunge un fiocchetto e il regalo per la dolce metà è pronto: 38 euro.
Barcollante per la botta subita, estrai il portafoglio
pensando che a quella cifra avresti potuto comprare una pianta intera e sistemarla
in giardino, assicurandoti fiori eterni,
ma fai finta di nulla e lasci anche il resto.
Uscendo dal negozio incroci
lo sguardo di altri mariti e fidanzati, che devono ancora “portare a termine la
loro missione” e ti senti comunque sollevato.
Sei davanti all’ingresso di
casa quando il tuo simpatico vicino esce dall’auto con una cesta gigante di mimose, fresche, splendenti e soprattutto TANTE.
Covando una discreta invidia
azzardi una domanda :
« Ciao Renzo, dove hai preso
tutte queste mimose così belle? »
« Ma come? C’è una pianta
enorme proprio qui dietro, era un peccato lasciarle lì.. »
PS : Vi state forse
chiedendo come si comporta il sottoscritto l’8 marzo?
In rima vi rispondo ed una
poesia io vi propongo,
se il dialetto capirete, una risata vi farete:
se il dialetto capirete, una risata vi farete:
Anche se piove e tira vento
all’8 marzo devi stà attento,
se poi di domenica va a capitare
ancor di più è da ricordare.
Fidanzato, marito o come te và
na cesta de mimose tu devi comprà,
se poi ci metti qualche rosa che dura
ci fai proprio una bella figura.
In fila dal fioraio ce stai le mezz’ore
e intanto rifletti sul mazzo migliore,
quando tocca a te, sè finito tutto
se adesso ti guardo sei un uomo distrutto.
Esci a testa bassa come i bambini
ma poi tu pensi ai cioccolatini,
gialli, a cuore, incartati per bene
forse sò finite tutte le pene.
Vai da Talmone e da Romcaffè
non trovi più niente che fa per te,
i rametti finti poi prendi di mira
ma se torni con quelli LEI te li tira.
Sei un uomo forte, un uomo di mondo
DEVI tornare con il fiore tondo,
cominci a pensare ad un giardinetto
che vuoi che sia se tagli un rametto.
Arrivi a casa trionfante
con un mazzo gigante,
mi sa che hai esagerato
LEI non ha proprio abboccato.
“ Che profumo, che bel mazzo
poco fa ero in terrazzo,
il solito omino che frega le rose
stavolta tagliava pure le mimose.. ”
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